Alcuni episodi di aggressione da parte di cani in Lombardia stanno creando preoccupazione e un evento in particolare ha attirato l'attenzione dei media

27 Febbraio 2020 di Andrea Comini

Aggressioni canine in Lombardia

Alcuni casi di aggressione da parte di cani sono stati registrati in questi giorni a Milano e dintorni e, come spesso accade,  si sente parlare nuovamente di  “emergenza cani aggressivi”. Il principale quotidiano nazionale, il Corriere della Sera, ha pubblicato un articolo sull’argomento e anche l’intervento di un esperto, cioè Ermanno Giudici, presidente di Enpa Milano.

Gli episodi di aggressione

Nel servizio del Corriere vengono citati alcuni episodi: un uomo morso al volto da un Dobermann a Pogliano Milanese pochi giorni fa, un bimbo ferito da un cane  il mese scorso a Bresso, due anziani finiti in ospedale per l’attacco del loro Amstaff in giardino la scorsa estate, un altro evento grave sempre in quel periodo e il fatto più recente, cioè l’attacco di un Pitbull al suo proprietario martedì pomeriggio, l’evento più scioccante sotto alcuni aspetti.

Morso ai genitali

A quanto pare, l’uomo era a passeggio con il suo Pitbull quando quest’ultimo avrebbe cercato di avventarsi su un passante. Il proprietario l’avrebbe trattenuto con il guinzaglio e il cane si sarebbe rivoltato contro di lui, mordendolo ai genitali. La cosa pare sia proseguita in questo modo, secondo il resoconto della vittima stessa: preso dal terrore, il proprietario ha estratto un coltellino a serramanico (considerato “legale”, c’è scritto sul Corriere) e ha colpito il cane fino a ucciderlo. Poi, è stato portato in ospedale a Monza. La storia di quest’ultimo episodio appare francamente incredibile, per la dinamica riportata, ma i Carabinieri stanno indagando e attendiamo quindi conferme o smentite. Prendendo però per vero ciò che riporta il Corriere sull’episodio più recente, proviamo ad analizzarlo alla luce delle nostre competenze in termini di comportamenti aggressivi.

Aggressività rediretta

Quando un cane vuole attaccare qualcuno e non può perché è trattenuto, può scaricare l’energia che ha attivato mordendo la prima cosa che si trova a tiro. In questo caso, il proprietario. Si tratterebbe quindi di un tipico caso di aggressività rediretta, come viene definita dagli esperti di comportamento canino. Ma il fatto che il Pitbull, secondo il racconto del suo proprietario, abbia insistito nel morderlo contrasta con la diagnosi appena fatta, perché l’aggressività rediretta in genere cessa immediatamente dopo il primo morso. E allora, cosa potrebbe essere accaduto? L’ipotesi è che il proprietario abbia reagito colpendo il cane dopo essere stato morsicato e che questo abbia a sua volta innescato un’ulteriore reazione del Pitbull. Ma è solo un’ipotesi. Attendiamo quindi che le indagini si concludano per capire meglio cosa potrebbe essere successo. Ma parlare di “emergenza” per qualche episodio grave nell’arco di molti mesi appare decisamente una forzatura.

 

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