Il Greyhound è un cane elegante, sinuoso e potente, capace di dare tantissimo amore a chi lo sceglie come compagno di vita. Il regno della velocità lo vede sovrano da sempre: è infatti uno dei cani più veloci al mondo. Conosciamo meglio la sua storia.
Greyhound: storia e origine
Già millenni prima dell’Era cristiana, nell’area del Mediterraneo orientale e soprattutto in Egitto, venivano allevati e utilizzati per la caccia a vista cani dall’aspetto simile agli attuali levrieri. Il nome Greyhound in inglese vuol dire semplicemente “cane grigioˮ, ma in termini cinofili non ha un significato certo. Tuttavia c’è chi sostiene derivi da greek-hound (“cane greco”), ritenendo che siano stati i Greci i primi a impiegare i cani per le corse.
Il termine “greyhoundˮ appare per la prima volta nel 1350 nell’opera più famosa di Geoffrey Chaucer, I racconti di Canterbury. Ecco come viene così descritto: “Veloce, come se volasse, cacciare la lepre era la sua gioia e per far ciò non si risparmiavaˮ. Qualche anno più tardi, ecco un ritratto di Sopewell Juliana Berner, donna indubbiamente dotata di molta fantasia descrittiva, visto che a suo parere il Greyhound “… dovrà avere la testa come un serpente, il collo come il drago suo parente, i lombi come una trave” per uccidere i lupi, mentre il Saluki (Paesi arabi) era impiegato per cacciare le gazzelle e, a volte, ancora lo fa. In ogni caso, è evidente che una simile selezione per la caccia a vista imponga alcune considerazioni sulla convivenza con questo magnifico levriero inglese.
Carattere del Greyhound
Chiunque abbia avuto la fortuna di conoscere da vicino un Greyhound lo sa: la dolcezza è parte del suo essere, anche quando ha alle spalle la vita del recluso nel cinodromo. Infatti, chi ne ha adottato uno si accorge presto di quanto questi cani desiderino essere amati e di quanto sappiano ricambiare nonostante dagli esseri umani abbiano ricevuto ben poco, fino a quel momento. E i Grey che arrivano dagli allevamenti non sono certo da meno, anzi.
È questo cane che è così: dolce e affettuoso con la propria famiglia, totalmente “innamorato” del suo umano di riferimento, raramente conflittuale e spesso anche paziente con i bambini. E se questi ultimi proprio esagerano, è molto difficile che un Grey reagisca in malo modo, piuttosto tenderà a cercare un angolino per stare in pace. Spazio che gli va garantito, perché non è un grosso peluche da tormentare! Verso gli estranei, invece, non sempre c’è disponibilità immediata. La riservatezza emerge, infatti, solitamente verso chi è ignoto al Grey e in genere serve un po’ di tempo per guadagnare confidenza. Come con tanti altri cani.
Un cacciatore a vista
Come tutti i suoi parenti di categoria, il Greyhound è stato selezionato per cacciare autonomamente “a vista”. La cosa funziona più o meno così: se nota qualcosa che si muove, anche a buona distanza, i sensi del levriero si allertano e il cane scruta il possibile bersaglio. Pochi istanti dopo, se lo stimolo è significativo, il cane parte all’inseguimento con uno scatto fulmineo. In pochi secondi raggiunge lo spunto massimo e lo mantiene per un periodo relativamente lungo.
Se riesce ad arrivare sulla preda tende a colpirla e poi a ucciderla. Nel caso del Greyhound, il suo utilizzo storico in Gran Bretagna è sulla lepre. Altri levrieri hanno specializzazioni storiche diverse. Per esempio, il Borzoi (russo) e l’Irish Wolfhound (irlandese) venivano usati per uccidere i lupi, mentre il Saluki (Paesi arabi) era impiegato per cacciare le gazzelle. In ogni caso, è evidente che una simile selezione per la caccia a vista imponga alcune considerazioni sulla convivenza con questo magnifico levriero inglese.
Corse scatenate tutti i giorni? In realtà no
Un altro dubbio che sorge a chi sta pensando di prendere un Greyhound è che, essendo un velocista eccezionale, sia necessario portarlo tutti i giorni a scaricare energia correndo come un matto. Niente di tutto questo! Come ogni cane anche questo levriero ha bisogno di muoversi regolarmente, ma non di correre ogni giorno.
Lunghe passeggiate quotidiane di mezz’ora almeno mattina e sera sono l’ideale, mentre le corse, per i soggetti giovani, possono essere limitate a un paio a settimana in aree adatte (terreno pianeggiante e assenza di ostacoli come alberi, fossi o muretti). Questo perché sterzare in piena velocità non è riesce benissimo a queste “frecce” con la coda. Per il resto, il neo proprietario di un Grey scoprirà che, una volta adulto, divano, poltrona e tappeto sono il suo habitat prediletto per molte ore al giorno: infatti, si tratta di un noto pigrone! Altre peculiarità interessanti sono le seguenti: i Greyhound non hanno praticamente odore, perdono poco pelo e, in genere, non sono “abbaioni”.
Curiosità sul Greyhound
– è il cane più veloce al mondo, negli sprint può raggiungere la velocità di 73 km/h
– è originario della Gran Bretagna
– in origine, è stato selezionato come cane da caccia a vista (soprattutto di lepri)
– ha bisogno di fare molta corsa e movimento.
– è docile, pacato e affettuoso con la famiglia, ma diffidente con gli estranei.
– oggi scelto per sport, compagnia e Pet Therapy.
– dall’aspetto risulta sinuoso, muscoloso, elegante e potente.
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