Secoli di cinofilia nella casa regnante inglese
Tutti sappiamo quanto la regina Elisabetta II fosse amante dei cani e tutti abbiamo visto almeno una volta immagini della sovrana attorniata dalla sua razza d’elezione, il Welsh Corgi Pembroke. Da sempre la dinastia reale dei Windsor alleva e convive con i cani. Prima di loro, anche la casa regnante degli Stuart aveva la stessa passione. Anzi, probabilmente sono stati proprio loro a introdurre ufficialmente i quattro zampe nell’ambiente reale inglese. I tre figli del re Carlo I venivano sempre immortalati insieme a due King Charles Spaniel, razza che proprio il futuro sovrano Carlo II, contribuì a selezionare e a rendere celebre. Una volta salito al trono, questo re non abbandonò affatto i suoi cani e li portava con sé ovunque, a corte e in viaggio, nelle riunioni di governo e alle udienze con gli alti dignitari in visita.
Più avanti, ecco un’altra cinofila di grande rilievo storico, Vittoria d’Inghilterra, che ebbe accanto i cani per tutta la sua lunga vita e il suo altrettanto lungo regno. Il suo successore, Edoardo VII, salì al trono nel 1901 e non smentì la tradizione di famiglia, rivolgendo però la sua passione verso un’altra razza, da caccia: il Fox Terrier a pelo duro. Caesar, che lo accompagnò negli ultimi anni di vita e poi, alla morte, lo seguì nel corteo funebre, affranto come solo un vero amico può essere in un simile frangente.
Cani reali fino ai giorni nostri
Eccoci infine alla sovrana tuttora in carica, ritratta giovanissima ma già totalmente assorbita dalla passione per il Welsh Corgi, passione che non si è mai spenta. Ma la nota saggezza di questa donna, salita al trono da ragazza e in piena Seconda guerra mondiale, l’ha spinta a cessare l’attività una volta raggiunta un’età molto matura. La ragione? Non vuole morire lasciandosi alle spalle la responsabilità di nuovi cuccioli che non potrebbe accudire di persona. Se non è amore questo…