Vuoi spazzolare il tuo cane ma non sai quale spazzola usare? Sei nel posto giusto! In questo articolo ti spieghiamo qual è la spazzola adatta al tuo amico e con quale frequenza spazzolarlo. Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli.
Quale spazzola usare?
Esistono diverse tipologie di spazzole e pettini per i cani, anche molto diversificate, e dobbiamo scegliere quella adatta al nostro amico tenendo conto di due fattori fondamentali: la tessitura del pelo e il periodo di sviluppo del cane.
In particolare, le spazzole a setole morbide sono molto utili per i mantelli corti o rasi, con l’obiettivo di garantire una pulizia generale e, allo stesso tempo, lisciare il pelo. Permettono anche di eliminare eventuali residui solidi quali terra e fango. Diversamente, il sottopelo e il pelo infeltrito richiedono “denti” a punte che terminano con una minuscola pallina in gomma dura. Questi, infatti, penetrano a fondo dipanando possibili arricciamenti o nodi. Dobbiamo evitare di applicare un’eccessiva pressione, poiché le punte rigide possono dare fastidio alla cute. Se così fosse, è importante dosare l’intensità, ritornando piuttosto alla parte morbida, come spiegato. Possiamo anche avvalerci di una sola spazzola a doppia “faccia”, una composta da setole resistenti ma non rigide e l’altra da dentini poco flessibili.
Nel caso di mantelli molto ondulati, ossia con ricci o boccoli, il cardatore, costituito da setole in acciaio, permette di eliminare il pelo morto stimolando la secrezione che protegge la pellicola pilifera e agevolando la circolazione sanguigna. In caso di pelo ruvido, o duro, possiamo utilizzare appositi strumenti da stripping quali coltellini giustamente affilati o pettini dalla medesima funzione. In tali casi, però, è meglio farsi aiutare da un toelettatore professionista, per evitare di lacerare la cute.
Infine, possiamo usare speciali guanti in gomma che permettono di eliminare velocemente il pelo morto. Per quanto riguarda i cuccioli, il cosiddetto “pelo matto” dei primi mesi richiede setole morbide idonee a eliminare i peli in eccesso, in attesa di un cambiamento di lunghezza e tessitura. Non dimentichiamoci, infine, le spazzole “automatiche” di nuova generazione, il cui meccanismo interno permette di calibrare l’intervento sull’intero mantello. In tutti i casi, però, ricordiamoci che la spazzola deve essere fonte di relax e benessere e mai di dolore.
Evviva la spazzola! Ecco come spazzolare il cane
Per far sì che il cane, di qualsiasi età, accetti di essere spazzolato senza problemi, possiamo associare l’azione a conseguenze appaganti. Con un bel sacchetto di bocconcini appetitosi a portata di mano e la spazzola nell’altra, alterniamo spazzolate e “premi”. Così, la spazzola stessa diventerà il segnale che annuncia l’arrivo di qualcosa di buono e facilmente riusciremo a toelettare il cane nelle diverse aree del corpo senza che mostri alcun fastidio.
È importante, almeno nelle prime fasi, tenere i bocconi in una mano e la spazzola nell’altra, così da ridurre il tempo tra il contatto con il pelo e il boccone rilasciato. Se il cane è particolarmente indisposto, possiamo spazzolarlo addirittura mentre sta masticando, evitando così possibili risposte di rifiuto. Per facilitare ancora di più le cose, possiamo approfittare dei momenti di totale rilassamento del nostro amico, quando si sdraia tranquillamente sul pavimento o sul divano. Perché tutto ciò sia efficace, è opportuno dedicarci alla cura del pelo per un certo numero di minuti ogni giorno, anche nei casi in cui la reale pulizia non sia necessaria.
Ogni quanto spazzolarlo?
La frequenza delle spazzolature varia anche di molto in base a molteplici fattori: tipo e densità di pelo, presenza o meno di sottopelo, permanenza o meno del cane a lungo all’esterno, clima ecc. Ovvio però che in fase di muta del mantello la frequenza delle spazzolature dovrà essere elevata.
Una situazione che molti affrontano erroneamente è il classico caso del cane infangato in seguito ad allegri “tuffi” nelle pozzanghere o a scampagnate finite sotto un simpatico diluvio fuori programma… In questi casi, mai spazzolare il cane finché non è del tutto asciutto, altrimenti non faremo altro che spargere il fango anche più a fondo senza eliminarlo. Viceversa, seccandosi buona parte della mota cadrà e il resto lo potremo rimuovere facilmente con la spazzola. E poi… aspirapolvere, certo.
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