Oltre a essere estremamente carini, i baffi dei gatti ricoprono una serie di funzioni fondamentali, in quanto necessari all'orientamento.

1 Gennaio 2021 di Chiara Pedrocchi

Sapevate che i baffi dei gatti sono ben tre volte più spessi del loro pelo? Oltre a essere esteticamente piacevoli, questi baffi (il nome corretto è vibrisse) ricoprono anche delle funzioni molto importanti per la sensibilità e la percezione del gatto rispetto al mondo esterno. Questo è il motivo per cui non bisogna assolutamente tagliarli!

I baffi ai lati del muso (solitamente 12 per lato) sono larghi esattamente quanto il corpo, così che il gatto possa prendere perfettamente le misure per i passaggi più stretti. Oltre a quelli in prossimità della bocca, i gatti ne hanno anche di più piccoli intorno al mento, vicino alle sopracciglia e persino sulle zampe.

Insomma, i baffi sono per il gatto un po’ quello che è il GPS per noi, lo aiutano ad orientarsi in ogni luogo, emettendo impercettibili vibrazioni quando entrano in contatto con una superficie e consentendogli così di acquisire informazioni sulla forma e la grandezza degli oggetti. Nel caso dei gatti ciechi, potremmo quasi dire che i baffi sostituiscono i loro occhi: grazie alle loro vibrisse, infatti, sono perfettamente in grado di muoversi in una stanza senza andare a sbattere dappertutto!

I follicoli da cui “fuoriescono” le vibrisse sono profondi e sono densi di terminazioni nervose che trasmettono segnali direttamente al cervello del gatto.

Inoltre, avresti mai pensato che grazie alla posizione baffi dei gatti puoi capirne l’umore? Se il gatto è sereno, anche i suoi baffi saranno rilassati, invece se è spaventato da qualcosa li terrà distesi ai lati del muso. Invece, se il gatto è nervoso, i suoi baffi saranno tesi in avanti.

Infine, se ci accorgiamo che il nostro gatto perde i baffi, è normale e fisiologico: ricresceranno da soli. L’importante è non tagliarli o danneggiarli: sarebbe come accecare una persona!

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