Tutte le informazioni utili sugli antiparassitari per gli animali domestici per proteggerli in ogni situazione.

1 Maggio 2024 di Letizia

Con l’arrivo delle sempre più calde temperature, si incrementano proporzionalmente zanzare, flebotomi, pulci e zecche. Di pari passo, aumentano le preoccupazioni di tutti i proprietari di animali domestici, intenti a trovare il miglior prodotto per proteggere il proprio amico a quattro zampe. La domanda, a questo punto, è una soltanto: qual è il miglior prodotto antiparassitario? La risposta, purtroppo, non è altrettanto univoca.

Esistono infatti diverse soluzioni antiparassitarie e nonostante portino tutte con sé l’intento di prevenire e debellare le infestazioni sull’animale (e, di conseguenza, la trasmissione di eventuali malattie), i tratti distintivi che le caratterizzano variano di prodotto in prodotto. Vediamo allora nel dettaglio pro e contro dei tre antiparassitari più comuni: collari, pipette e compresse

Innanzitutto: come funzionano gli antiparassitari?

Parliamo principalmente di farmaci capaci di distruggere il parassita e le sue larve (al fine di impedirne non solo la riproduzione ma anche la ritrasmissione delle malattie) oppure di esercitare un potere repellente. Entrando nello specifico, ogni antiparassitario è poi dotato di determinati principi attivi che hanno uno specifico modo di agire.

A seconda che si tratti di collari, pipette o compresse, riscontriamo dunque una diversa modalità di attuazione di tale obiettivo. Proprio questo rappresenta un fattore di vitale importanza per iniziare a capire quale famiglia di prodotti scegliere. Ogni gruppo di prodotti, infatti, risponde a caratteristiche, vantaggi e svantaggi e tempi di protezione totalmente diversi tra loro.

Collari antiparassitari: pro e contro

Tra le soluzioni più comuni in assoluto, i collari sono un’ottima soluzione per proteggere il proprio cane da zecche, flebotomi o zanzare. Decisamente meno consigliati, invece, per i gatti, per cui i collari in generale rappresentano un rischio, soprattutto nei confronti dei soggetti che escono di casa. Potrebbe capitare che correndo, giocando o saltando, i gatti restino infatti impigliati da qualche parte, con pericolose conseguenze. 

Ma torniamo a noi: i collari antiparassitari hanno una durata che va dai 4 ai 10 mesi e assicurano una protezione completa. Ma come funzionano? Si tratta di prodotti in grado di rilasciare sostanze chimiche sul pelo dell’animale che allontanano e distruggono i parassiti. Nonostante la maggior parte dei collari antiparassitari siano ormai impermeabili, si consiglia di verificare sempre, in base alla marca scelta, se è necessario toglierlo prima di un eventuale contatto del cane con l’acqua.

Il principio attivo, in alcuni casi, potrebbe infatti perdere di efficacia. Tra gli “svantaggi” troviamo anche il fatto che le sostanze contenute nel collare potrebbero causare problemi nei bambini, qualora accarezzassero il cane e inavvertitamente si portassero le mani alla bocca. Pertanto, alle famiglie con bambini piccoli in casa si consiglia costante attenzione e monitoraggio.

Antiparassitari
Antiparassitari – Amicidicasa.it

Gli antiparassitari spot on: le pipette

Tra le soluzioni più apprezzate, si tratta proprio di pipette che rilasciano un liquido che va accuratamente applicato sulla cute dell’animale, dal collo fino alla coda. Il prodotto, che assicura una protezione completa, ha però tendenzialmente una durata di sole 4 settimane (esito che varia da marca a marca). Tra le controindicazioni, troviamo anche la possibilità che l’animale riesca a leccare la zona dov’è stata applicata la pipetta (per questo motivo la si applica dietro il collo). 

In ogni caso, dal momento che si tratta di sostanza tossiche, si consiglia di monitorare il proprio amico a quattro zampe fino al completo assorbimento del prodotto. Tra i possibili svantaggi, anche la possibilità di reazioni cutanee a livello del sito di applicazione con prurito, alopecia, rossore o infezioni da grattamento. Come per il collare, si consiglia di verificare se il prodotto perda efficacia in caso di contatto con l’acqua.

Le compresse: tutti i vantaggi e gli svantaggi

Ultimo tra gli antiparassitari di questa lista, ma non per importanza, troviamo le compresse. Rispetto al passato, la ricerca scientifica ha ormai portato alla creazione di pasticche capaci di offrire uno spettro d’azione particolarmente ampio, in grado di agire non solo contro i parassiti ma anche contro filaria, cestodi intestinali e vermi polmonari. Un ulteriore vantaggio è che il loro meccanismo di difesa non viene intaccato dal contatto con l’acqua. 

Tra gli svantaggi, ovviamente, troviamo l’eventuale difficoltà di somministrazione, dal momento che non tutti gli animali accettano di buon grado le pasticche, soprattutto se di grandi dimensioni. Alcune compresse devono essere somministrate tutti i mesi, altre ogni 12 settimane. A dispetto di un’efficacia molto alta, troviamo dunque una possibile buona dose di stress nell’ingerirle da parte dei nostri amici a quattro zampe.

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