L’ipertiroidismo del gatto è una delle malattie feline più comuni e si manifesta generalmente nei gatti adulti. Se trattata correttamente, ha una prognosi favorevole: solo nel 3% dei casi la causa è un tumore maligno (carcinoma) della tiroide. In questo articolo il medico veterinario Monica Perego illustra il problema aiutandoci a capire con suggerimenti utili se il micio di casa ne possa soffrire, quali sono i sintomi e come agire.
Ipertiroidismo del gatto: cause
Le cause sono ancora del tutto chiarite e si ritiene siano molteplici, anche se l’ipotesi più probabile potrebbe essere quella di un’anomalia genetica. In molti casi, però, è riferibile a un tumore benigno (adenoma) della tiroide, all’esposizione cronica a interferenti col metabolismo ormonale attraverso l’ambiente, la dieta o l’acqua.
Di recente, è stato anche menzionato l’ipotetico ruolo del rivestimento in alluminio o sostanze affini delle scatolette contenenti cibo per gatti. Queste ricerche devono trovare ancora conferma sperimentale, ma sarebbe saggio per ora limitare l’utilizzo di scatolette rivestite di alluminio o silicio.
Ipertiroidismo del gatto: sintomi principali
Si tratta di una patologia progressiva e insidiosa i cui effetti possono interessare un singolo apparato o tutto l’organismo.
I segni più frequenti sono:
– Perdita di peso nonostante un aumento dell’appetito
– Aumento della sete e della frequenza nell’urinare e anche della quantità di urine emesse
– Vomito frequente e poco abbondante
– Feci diarroiche e poco formate
– Irrequietezza e iperattività
– Pelo spettinato, arruffato e grasso.
Come si cura
A seconda della causa, la terapia può essere chirurgica o medica con farmaci antitiroidei capaci di equilibrare i livelli nel sangue di ormone tiroideo. Il modo più corretto per affrontare un percorso di cura sono i consulti veterinari che, oltre a istaurare la migliore terapia, potranno orientarci sulla scelta dell’alimentazione per il benessere del micio.
Come prevenire l’ipertiroidismo
L’ipertiroidismo si instaura lentamente, con sintomi progressivi, ed è per questo che è importante sottoporre il gatto anziano o comunque adulto ad almeno due visite di controllo all’anno. Un check-up mediante esami di laboratorio consente, inoltre, di valutare il funzionamento degli organi principali e anche del tasso degli ormoni tiroidei.
Fonte: Dott.ssa Monica Perego, medico veterinario libero professionista. Si occupa principalmente di medicina dello sport applicata alla cinofilia, con particolare attenzione alle patologie conseguenti ad un errato allenamento.
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