Tutti lo conoscono in quanto bassista dei Beatles, ma pochi sanno che Paul McCartney è un fervente attivista per i diritti degli animali.

5 Dicembre 2020 di Chiara Pedrocchi

Chi non conosce Paul McCartney? Il celebre bassista dei Beatles non ha bisogno di presentazioni in campo musicale, ma in pochi sanno quanto grande e radicato sia il suo impegno anche in ambito animalista.

Paul, infatti, ha cambiato stile di vita molti anni fa, quando insieme alla moglie Linda ha deciso di diventare vegetariano. In un’ intervista racconta della loro scelta:

“Eravamo in una fattoria, c’erano delle pecore con degli agnellini. E poi successe che mangiammo un cosciotto d’agnello. Non eravamo ancora vegetariani, ma ci sembrò molto ingiusto interrompere così presto le vite di questi cuccioli e così decidemmo di provare. Non ci siamo più voltati indietro.  Tutto partì da un atto di compassione: non capivo perché non avrei dovuto permettere a questi animali di vivere la loro vita, quando io non avevo alcuna necessità di portargliela via.”

Paul e Linda hanno poi preso parte a diverse campagne in favore dei diritti degli animali, collaborando anche con PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), una delle più note associazioni animaliste al mondo.

Uno degli ultimi progetti di collaborazione tra il musicista e PETA è stata la creazione, nel 2019, di un video musicale per il pezzo “Looking for Changes”, uscito nel 1993, in cui vengono denunciati esplicitamente gli abusi e i maltrattamenti sugli animali.

I saw a rabbit with its eyes full of tears
(Ho visto un coniglio con gli occhi pieni di lacrime)
The lab that owned her had
(Il laboratorio che lo teneva)
Been doing it for years
(Faceva questo da anni)
Why don’t we make them pay for every last eye
(Perché non gliela facciamo pagare per ogni occhio)
That couldn’t cry its own tears?
(Che non ha potuto piangere le sue lacrime?)
Do you know what I mean?
(Capisci cosa voglio dire?)
When I tell you that we’ll all be
(Quando ti dico che noi tutti siamo)
Looking for changes
(Alla ricerca di cambiamenti)
Changes in the way we treat our fellow creatures
(Cambiamenti nel modo in cui trattiamo i nostri amici animali)

Un altro progetto portato avanti da Paul McCartney con PETA è “If Slaughterhouses had Glass Walls” (“Se i macelli avessero le pareti di vetro”). In questo video di denuncia, il musicista diventa narratore delle atrocità che avvengono ogni giorno nei macelli, sostenendo che, se questi avessero le pareti trasparenti e le persone potessero vedere cosa accade al loro interno, tutti diventerebbero vegetariani. E probabilmente è così.

Lascia un commento