Perché il gatto cade in piedi?
Tra le tante leggende che girano intorno alla vita dei gatti, sicuramente la più famosa è quella che riguarda le sette vite del gatto… c’è addirittura chi sostiene che non siano sette, bensì nove, facendo anche riferimento a una dinamica fisica che permette loro di salvarsi se cadono da molto in alto.
Ma vediamo un po’ di capire qual è la verità e perché il gatto cade in piedi. Il riflesso che consente al gatto di rimettersi diritto durante una caduta dipende da vari fattori: spina dorsale elastica, muscolatura agile, vista acuta e udito efficiente. I muscoli elastici e la spina dorsale flessibile del gatto gli permettono di acciambellarsi e ruotare il corpo di 180 gradi quando è a mezz’aria.
La grande elasticità del corpo dei gatti, ma non mettiamoli alla prova!
I veterinari hanno osservato che le cadute da 5-6 piani per i gatti sono spesso fatali. I gatti raggiungono infatti i 100 km/h durante un volo di cinque piani e l’impatto è troppo elevato per essere assorbito.
Paradossalmente le cadute da altezze maggiori provocano solo lievi ferite perché il gatto ha il tempo di cadere in piedi e raddrizzarsi per bene. Il gatto assume la posizione tipica del nuotatore a caduta libera: i muscoli rilassati diminuiscono l’impatto e quindi i danni.
Ma non è il caso di metterlo alla prova. Stiamo sempre ben attenti alla sua incolumità! Raffinati studi di genetica dimostrano l’importanza del sistema scheletrico-muscolare del gatto, predatore e atleta d’eccellenza.