I gatti sono animali molto puliti ma, soprattutto in tempi pandemici, è importante aiutarli ad avere le zampe pulitissime.

13 Settembre 2021 di Chiara Pedrocchi

I gatti sono animali molto puliti, e di solito sono i primi a occuparsi della propria igiene leccandosi il manto per un buon numero di ore ogni giorno. Tuttavia, ci sono situazioni in cui un gatto necessita di un bagno con il nostro aiuto, integrale o di alcune parti del corpo che da solo non riesce a pulire benissimo. In periodo ancora pandemico, è fondamentale che, come noi laviamo al meglio le nostre mani, anche il gatto giri in casa nelle migliori condizioni di pulizia possibile. In questo articolo vediamo dunque come fare per pulire le zampe di un gatto.

pulire zampe gatto

Come pulire le zampe del gatto

Per pulire bene le zampe di un gatto servono un panno asciutto pulito, un cotton fioc o in alternativa delle salviettine veterinarie per gatti. Se il gatto è nervoso e agitato all’idea di essere preso in braccio per essere pulito, conviene avvolgerlo in un asciugamano e tenergli fuori solo la zampina da pulire.

Se si vive in una zona fredda o calda, bisogna curare anche i cuscinetti sotto le zampe del nostro gatto, perché rischiano di diventare tanto secchi da spaccarsi. In questo caso possiamo usare un emolliente come la vasellina 2-3 volte a settimana, oppure dell’olio d’oliva. Un ultimo consiglio è quello di prendere un tappetino per la lettiera, su cui il gatto passi quando esce da questa e che lo aiuti a pulire le zampe.

Quali pericoli comporta l’assenza di pulizia

Oltre che in alcune parti, nel latte non pastorizzato e nella frutta e verdura non lavate, la malattia denominata toxoplasmosi si trova anche nelle feci del gatto. Questa negli umani può comportare i sintomi di un’influenza, o danni al nascituro in caso una donna sia incinta per la prima volta. Come sappiamo, il gatto scava nella sua sabbietta proprio con le zampe. Per questo, è sempre bene garantirsi che il gatto abbia le zampe pulitissime prima di saltare sui mobili di casa nostra, ma anche essere certi di averli puliti per bene prima di appoggiarci cibo o posate.

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