Se ti stai domandando quali sono i segnali della gatta in calore, sei nel posto giusto. Le gatte vanno in calore quando raggiungono la maturità sessuale e questo si verifica solitamente dopo sei mesi dalla nascita. Al contrario dei cani, però, il ciclo riproduttivo dei gatti è detto poliestrale e ciò implica che hanno più cicli di calore durante l’anno. Ecco i segnali più comuni per capire se la tua micia è in calore.
1. Miagola e fa suoni diversi dal solito
Una gatta in calore miagola in modo molto forte e insistente: più si va avanti con i giorni più il suo miagolio si fa intenso. Questi suoni fungono da richiamo per i gatti maschi, al punto che potremmo ritrovarci una moltitudine di corteggiatori… dietro la porta!
2. Si mostra più affettuosa
Se già prima la gatta amava le coccole, in questo periodo reclamerà ancora più attenzioni, sfregandosi continuamente sulle gambe, sui mobili e rotolandosi sul pavimento. Ma attenzione: se proviamo a toccarla potrebbe reagire in maniera aggressiva, soffiando o provando a graffiarci.
Forse può interessarti anche: Perché il gatto soffia? Tutte le spiegazioni.
3. Ha più appetito e riposa meno
Questo è il primo segno del proestro, la prima fase del calore di una gatta. Durante questo periodo la gatta si mostra disinteressata al cibo, al punto che potrebbe perdere peso.
4. Assume posizioni da accoppiamento
Se accarezziamo la schiena della gatta mentre è in calore, solleverà i fianchi per alzare il sedere, sposterà la coda di lato e inizierà a camminare spingendo di più con le zampe posteriori. Questa posizione indica che la gatta è in pieno estro ed estremamente ricettiva all’accoppiamento.
Di solito il periodo del calore dura dai 7 ai 10 giorni. Tuttavia, se in questo tempo la gatta non rimane incinta, il calore riprenderà dopo circa 3 settimane. Se non vogliamo che la nostra gatta abbia dei gattini, l’unica via da percorrere è la sterilizzazione. Oltre a contribuire a ridurre notevolmente il fenomeno del randagismo, facendo sterilizzare la nostra gatta apporteremo anche dei benefici alla sua salute. Infatti, le gatte non sterilizzate hanno un rischio molto più elevato di sviluppare il cancro mammario e uterino, così come la sindrome dell’ovaio policistico, a causa dei livelli ormonali costantemente fluttuanti. La sterilizzazione elimina anche il rischio di un’infezione uterina potenzialmente fatale chiamata piometra. Dunque, dobbiamo considerare la possibilità di sterilizzarla: il veterinario saprà informarci su tempi e modalità dell’operazione.
Se hai trovato interessante questo contenuto, ti invitiamo a leggere anche: Accoppiamento gatti: come e quando avviene?