Scopri tutto quello che bisogna sapere per vaccinare il gatto: quali vaccini fare, quando farli e soprattutto perché.

7 Ottobre 2023 di Redazione

In questo articolo ti spieghiamo tutto quello che devi sapere per vaccinare il tuo gatto, partendo dalle ragioni per cui è meglio sottoporre i mici alle vaccinazioni, quali vanno fatte e in che momento della vita del gatto.

Perché vaccinare il gatto?

La vaccinazione aiuta a prevenire le malattie infettive e a garantire una vita in buona salute ai nostri mici animali. Non deve essere vissuta del proprietario del micio come un evento dannoso o stressante perché questo atteggiamento si ripercuote anche sul gatto. Se il gatto non vive come uno stress la vaccinazione, anche la risposta immunitaria sarà migliore.

Le reazioni post vaccinali non devono preoccupare poiché, di solito, sono di scarso rilievo: vanno da dolore o gonfiore nel punto dell’inoculazione, a febbre o debolezza e, solo raramente, possono sfociare in momentanea zoppia.

Quali sono i vaccini obbligatori?

In Italia non esistono obblighi, ma solo vaccini raccomandati. Secondo la World Small Animal Veterinary Association, i vaccini si dividono in core (essenziali) e non core (facoltativi).

Vaccini core

Le vaccinazioni core per il gatto sono tre, conosciute con il nome “trivalente”, e proteggono da tre malattie molto pericolose per il gatto:
1) Panleucopenia o gastroenterite virale (Parvovirus felino)
2) Calcivirosi (Calicivirus felino)
3) Rinotracheite (Herpesvirus felino tipo 1)

I vaccini core dovrebbero essere somministrati ogni 3 anni (e non più spesso) dopo il richiamo a 6 o 12 mesi di età a completamento della prima serie vaccinale dei gattini, poiché la durata dell’immunità è piuttosto lunga.

vaccinare il gatto

Vaccini non core

I vaccini non core sono quelli richiesti per gli animali che, per localizzazione, ambiente o stile di vita, sono a rischio di contrarre certe infezioni. Tra questi ci sono quelli contro:

Leucemia felina
Chlamidiosi
– Infezioni da dermatiti
Immuno deficienza felina (FIV)
– Infezioni da Bordetella

Questi vaccini sono consigliati dal veterinario in funzione dello stile di vita del micio e fanno parte del suo piano di vaccinazioni personalizzato.

Un discorso a parte riguarda il vaccino contro la rabbia: benché la presenza della rabbia nel nostro Paese non è più stata segnalata da diversi anni la vaccinazione è obbligatoria in caso di espatrio. In altre situazioni, per esempio in caso di animali che girano liberi senza controllo in zone di montagna, il vaccino è altamente raccomandabile.

Chi deve essere vaccinato?

Tutti i cani e i gatti che possono entrare in contatto con altri animali. Per questo un micio che viene portato in pensione deve avere con sé il suo libretto sempre aggiornato delle vaccinazioni. Una importante campagna di vaccinazione deve, poi, interessare gli ospiti di canili e gattili.

I vaccini devono essere conservati in frigorifero e vanno somministrati per iniezione da un medico veterinario, che certifica l’avvenuta esecuzione sul libretto sanitario. Attenzione: i vaccini non dovrebbero essere somministrati se non ne esiste il bisogno.

Quando vanno fatte le vaccinazioni?

Il cucciolo nasce già dotato di anticorpi che non sono prodotti dal suo sistema immunitario, ancora immaturo, ma che ha ereditato dalla madre. Questi anticorpi sono destinati, però, a scomparire nel giro di alcune settimane e fino a quando sono presenti possono contrastare la vaccinazione: per questo le vaccinazioni vanno fatte tra le 6 e le 8 settimane con richiami successivi ogni 3-4 settimane fino a 16 settimane di età. Una ulteriore vaccinazione è consigliata tra i 6 e i 12 mesi di età.

Per i vaccini core, che hanno un periodo abbastanza lungo di immunità, la vaccinazione può essere ripetuta dopo tre anni. Per i vaccini non core se il gatto vive in casa e non ha contatti con l’esterno ci si può limitare a delle vaccinazioni triennali altrimenti devono essere ripetute ogni anno.

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